E poi ti capita quello di cui non hai capito niente.
Non dico “quello che non ti ha fatto capire più niente” perché sarebbe un’altra cosa.
Com’è questa storia che non ho capito? Non succede, quasi mai.
Sarà che questa volta non ci ho badato? Non succede, ma figuriamoci.
E quindi?
“Questo è un segno di grande azione creativa. Ha bisogno di agire e di organizzare, è originale e rifiuta di venire organizzato da altri. Può essere egoista. Ha buona iniziativa anche se preferisce non portare a termine i suoi progetti. Ha la costante necessità di nuovi traguardi e di nuove idee. È una felice combinazione: può essere privo di tatto anche se non se ne rende conto”
Porca vacca come me la sono giocata male. Eppure in 5 ore si possono dire tante cose, se due persone parlano.
L’americano da Luca e Andrea è sempre buono comunque.
La mia non è stata disattenzione, attenzione, forse è stato il “dove”. Il “come” no, non c’è stato niente di sbagliato nel “come”.
Sarei dovuta andare al lago, in mezzo alla gente di lago, in riva al lago. O in Kamčatka. O a Belgrado.
Che abbiamo capito che è bella, che c’è la movida, che c’è la figa bella e il Danubio, ma a me della figa bella interessa poco.
Il resto lo posso capire.
“Benché assuma un aspetto coraggioso, questo può essere una copertura in quanto può vacillare facilmente. È incline a soffrire per i propri entusiasmi ed eccessi. Scarsamente diplomatico, ma senz’altro spontaneo fino al punto di concludere anche in perdita i propri rapporti, spesso senza tenere in alcun conto le conseguenze delle sue azioni e delle proprie parole. Altrettanto sovente è in grado di ricadere negli stessi errori già commessi”
Ha notato che mi gratto le braccia come i peggiori drogati e che fumo il narghilè come se fosse pieno di ganja.
La mia camicia profumava troppo di sapone, ma la mia pelle di Marc Jacobs.
Forse si sarà chiesto perché faccio pipì così tante volte.
Mi dispiace, è colpa del gin tonic.
“Tuttavia ha in sé una forza che possiamo definire misteriosa: cade e ricade ma sempre si rialza, ritorna in piedi e riprende il suo moto quasi affannoso. Il suo carattere può anche essere violento, ma generalmente è leale ed incapace di rancori prolungati”
Mi ha detto quello che fa, ma non sembra quello che fa e questa cosa non mi ha fatto capire.
Fa ridere, molto. E ride bene.
La maggior parte delle persone hanno a malapena un piano, lui ne ha 3. A, B e C. Il piano C non lo ricordo.
Io non so nemmeno organizzare le vacanze d’estate.
È così old school da far sembrare bello l’offline. L’offline. È un nerd analogico. Adorabile.
Fa sembrare bella l’idea di costruire una panchina sulle rive del Danubio. Così dal nulla, per sedersi e leggere. Una panchina sulle rive di una cosa che non credo di sapere nemmeno bene dov’è.
Con lui sarebbe divertente giocare a Dixit e se non sapete cos’è Dixit andate a saperlo. Il gioco è bello se le persone con cui giochi hanno un bel modo di pensare, lui credo ce l’abbia.
Avrei voluto parlare del suo lavoro, ma abbiamo parlato praticamente solo del mio. Peccato.
Non avevo mai parlato con uno psicologo.
Ora posso dire di averlo fatto.
Non ho nemmeno pagato.
Ah, aveva i baffi, che non riuscivo a smettere di guardare.
Ma sta troppo su Ti*der per i miei gusti.
Sta troppo su Ti*der per essere uno psicologo che non ha l’aspetto di uno psicologo.
Perché finisce col chiederti se ricordi cose che in realtà ha detto a qualcun’altra. Lo perdono.
“L’Ariete dicono si trovi bene con il Sagittario, che sia un Ariete maschio o un Ariete femmina. A me fa abbastanza cagare come segno, il Sagittario”
Quando parli con qualcuno che non conosci, non puoi fermarti a pensare. Se ti fermi a pensare va a finire che dici cose stupide, spesso scontate. Parlare di sgommate nel pantano (compresa finta camporella) e pesci di lago è più divertente.
Beviamoci una tequila, tu cannella e arancia, io sale e limone e passa la paura.
Cosí poi andiamo a pescare le anguille in hangover.