Quando era piccina tutto era più semplice.
Poteva ascoltare una canzone e fare finta di conoscerla senza sembrare un’idiota muovendo le labbra a caso.
Occupava molto meno spazio.
La gente le dava molti più bacini.
Poteva indossare vestiti 90′, che adesso sembrano solo molto buffi e non tutti se li possono permettere.
Non sapeva un sacco di cose, ma ne inventava tantissime.
Non si doveva truccare.
Non doveva farsi i capelli.
Le unghie.
Non sapeva che sapore avessero le sigarette.
Non sapeva un sacco di cose, ma tutto sembrava andare bene lo stesso.
Non poteva dire le bugie, perchè non ne era capace. E anche adesso non è che sia un mostro di bravura.
Sapeva che voleva disegnare. E avrebbe disegnato tutta la vita.
Sapeva che avrebbe cantanto. Oh sì, di quello ne era proprio certa.
Sapeva che avrebbe sempre parlato un sacco.
Non sapeva quando sarebbe cresciuta.
Non sapeva quando avrebbe cominciato a dire le parolacce (ma si ricorda esattamente quando poi ha cominciato)
Sapeva che non le andava di piangere, perchè poi, quando una bambina piange, tutti si preoccupano più del necessario.