Archivio per febbraio 2011

08
Feb
11

cigarettes and wine w/ me. on demand.

[spoiler alert] questo post non parla di amori casuali, innamoramenti momentanei o cazzate del genere.

comincerò questo post con queste frasi:

text me and tell me to meet you at the bar, buy me a coffee, make me laugh. then walk me home and just before leaving, tell me I’m the most amazing ‘I don’t know you, but I’d like to’ person you’ve ever met.

ebbene sì, come ho già detto, questa vita ormai la finisco.

volete sapere qual è il problema? ve lo dico: il problema è che quella stronza, ogni tanto, si fa imbambolare da qualcuno e io mi ritrovo, per colpa sua, a dover gestire con dignità gli ultimi caffè e le ultime sigarette.
si pensa che incontrare persone che ti facciano ridere, star bene e con le quali tu riesca (e possa) essere te stesso sia difficile. persone che stiano bene con te anche standosene seduti in salotto fumando sigarette, bevendo e ascoltando una playlist a caso -che solitamente propone almeno una canzone trash, una made in UK, una dei Kings of Leon e una di Lady GaGa.

lo è, è vero.

come sempre potrei raccontarvi un sacco di cose, storie e aneddoti. scene da film, ma anche da telefilm va bene. oggi tocca a questi pensieri qui.

siediti sulle mie ginocchia che ti dico una cosa.
se i tasselli dello ‘Scarabeo’ che si trovano nella tua testa, guardando una persona a te sconosciuta, si animassero e autonomamente formassero queste parole: “lui/lei mi starebbe simpatico/a”. fidati di quei pezzi di plastica. perché ancora non lo sai, ma con quella soluzione potresti guadagnare un sacco di punti.

lettore, accendimi una sigaretta che poi ti insegno una cosa
se ti ritrovi nella situazione in cui ti stai scambiando qualche sguardo con qualcuno, prima che se ne vada e tu impazzisca a causa del rimorso, non aver paura di fare figure di merda, rincorrilo con classe e chiedigli almeno come si chiama.

perchè è proprio così che ho conosciuto lui.

non è una questione di fortuna. la questione è che noi viviamo di carte giocate e su ogni carta c’è scritto qualcosa. a random qualcuno le fa scendere sul tavolo e poi se ne sta a guardare, divertito. succede che ci va di culo, che sappiamo gestire al meglio le situazioni e ci portiamo a casa solo cose positive. succede che ci va male, ma quando siamo incazzati non possiamo cambiare le cose, solo aspettare che scenda una carta migliore. oppure succede che siamo felici e vorremmo che le cose rimanessero così come sono, ma a quel punto qualcuno rimescola tutto e si ricomincia da capo, con i soliti dubbi e un po’ di amaro in bocca.

ritrmo altalenante. un giusto equilibrio tra sorrisi e lacrime, ricordi e voglia di qualcosa di nuovo.
sapete cosa c’è? c’è che si può sorridere per un sacco di cose e con un sacco di persone, ma le lacrime scendono solo per qualcuno di importante. c’è che di ricordi non si campa, ma alcuni, solo alcuni, li vorremmo sempre dannatamente con noi.

è così che casualmente ho conosciuto lui ed è così che momentaneamente, perchè questo è il gioco, stiamo per mettere tutto in pausa.




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Così tanto tempo e così poche cose da fare..

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