Dire a una persona che è una bella persona non vuol dire niente.
Ogni volta che qualcuno lo dice, da qualche parte nel mondo sboccia una bestemmia.
Sembra quasi una cosa bella.
Io non so spiegarmi, quindi ho preferito fare così.
Se non ti piace leggere, <parolaccia tipo vaffanculo>.
Questa cosa sembra pesa, ma non lo è. È il mio solito tono, che ovviamente tu non conosci.
Ecco, non ho 10 anni e non sto per dirti che mi piaci, figuriamoci.
Non siamo sulla pagina di oggi dentro una Smemo e non corre l’anno 1997.
Anche perché tu saresti già troppo vecchio.
Lo faccio per me, perché è l’unico modo che conosco per non perdermi via.
Per non perdermi cose.
Lo faccio solo per alcune persone che incontro e che meritano un minuto in più del mio tempo.
Tipo te.
Tornando a noi, ci sono mille modi per dire a una persona che è una bella persona, senza dirle che è una bella persona.
Ad esempio dicendole cose come quelle che sto per dire a te.
Io trovo che tu sia un po’ debole, anche se a me non l’hai detto perché è una cosa che solitamente non si dice. Si intravede.
Ma non in senso negativo. Si può essere deboli in diversi modi.
Penso che tu, dal momento in cui capisci di volere una cosa, ci metta tanto tempo prima di passare all’azione. Che si tratti di volerla avvicinare o allontanare.
Penso tu abbia la tendenza a fissarti, che sia paranoico, che ti piaccia fermarti a pensare. Anzi scusa, a ricordare.
Ti piace fare il vecchio.
Tutto questo è interessante.
Però la pora stella appena adolescente deve finirla. Qualcuno deve dirle che l’ultimo squillo lungo è stato fatto nel 2000, poi son stati vietati dal buonsenso.
Il mondo è delle stronze, lo sappiamo tutti, ma nessuno è costretto a fare la figura del perfetto innamorato/disperato.
E non serve spaccare bottiglie e uccidere famiglie.
Tutto questo è un problema.
Non penso davvero tu sia una fighetta, non l’ho mai pensato.
Mi sentivo di coglionarti un po’.
Sei uno strano, uno molto lontano dall’insensibilità, a modo suo.
Hai degli occhi molto belli.
Non ci sto provando.
Trovo tu abbia qualcosa di bello, ma ovviamente anche di brutto, il che rende quel qualcosa di bello ancora più bello.
La mia è ignoranza nei tuoi confronti.
Sei un bel libro, visto dalla copertina. Ti ho messo un’orecchia a pagina 40, stendila bene, tirala, così nessuno noterà niente quando ci ripasserà.
Non ho strappato niente, ne sono quasi sicura. Se c’è qualcosa di strappato non sono stata io.
Un po’ come quel libro che da ieri è a casa tua.
(Sì, c’è una pagina rovinata. L’avevo notata prima di comprarlo, ma ho pensato andasse benissimo lo stesso)
Comunque, le persone si incrociano per un qualche motivo che non è dato sapere. Dicono tutti così. A me le persone piacciono molto e mi è piaciuto incrociare te.
Del perché sia successo, sinceramente, non me ne frega niente.
Perché la casualità è incredibilmente bella e rende incredibilmente curiosi.
Ah, buon viaggio.
Spero non ti venga mal di piedi.
Io torno di là a farmi i cazzi miei.
Ovviamente sorrido, come al solito.
Tu nel frattempo non tagliarti la barba, per il bene delle donne che io tanto odio.