non starò di certo qui ad elencarvi le centinaia di cose che appena vedete vi fanno partire un trip e vi ritrovate a ripercorrere un determinato momento della vostra infanzia.
ma una sì.
bambine all’ascolto è arrivato il nuovo camper della Barbie. Barbie Glamour Camper.
a quanto pare questo Camper.super.figo ha tutto. e quando dico tutto, intendo tutto (abituata alla versione degli anni ’90 che avrò modo di presentarvi).
Barbie, come tutti sanno, non teme la vita all’aria aperta, ma per evitare attacchi di isterismo, il camper è stato dotato di n.1 stanza estraibile. 3 pareti su 4 di rete antizanzare utilizzabile come meglio crede. di lampadario munita, in questa stanza Barbie mi sa che ci dorme e ci mangia. volesse sperimentare (davvero) una notte sotto le stelle, assieme al camper, senza alcuna aggiunta di prezzo, può godere di un comodo sacco a pelo. un affarone.
cucina super attrezzata, bagno idem, bottoni da schiacciare alla rinfusa che riproducono suoni di rane, aria, sciacquone e qualcosa che sfrigola sul fornello. sul frigo c’è già il numero dell’arrotino universale per ogni evenienza.
Barbie ha i marshmallow, il fuoco finto e il box-doccia; lo schermo piatto, una Asahi Pentax ESII del 1973, birre a nastro e tante figlie quanti amici.
visto che l’ho trovato agevolo il tutorial, se così vogliamo chiamarlo
sicuramente disporrà anche di stoviglie potenzialmente infinite, cibo finto e quant’altro. cose che a me duravano una giornata, la prima. il giorno dopo, ritirando fuori tutto già mancava qualcosa. sgridata regolarmente per avere (a detta dei miei genitori) poca cura per i miei giocattoli, regolarmente non sapevo cosa rispondere, non avevo animali domestici (allora) a cui poter dare la colpa.
io avevo il modello ROM.
rosa, non bianco. più che un camper sembrava un transformer. o volevi dormire all’aria aperta o ti facevi venire voglia di dormire all’aria aperta (sopra la branda c’erano tre buchi), per far dormire la tua Barbie sul letto/divano per prima cosa dovevi accanirti contro tua cugina più piccola per accaparrarti il posto e successivamente stenderla/incastrarla (la bambola, non tua cugina) con la testa nel microonde, se volevi mangiare riparata dalle intemperie non potevi a prescindere, se non mettevi bene i cavalletti sotto la “veranda” succedeva che si infrociava tutto per terra, se volevi compagnia chissenefrega, spazio per 2 persone non ce n’era.
la parte davanti si staccava e usciva un comodo Pick-up. noi si lottava contro lo spazio per farci entrare Ken al posto di guida e Barbie dall’altra parte. gambe dritte e braccia incastrate dentro il volante. probabilmente il volante quello nuovo nemmeno ce l’ha.
quindi avrete capito che di cool aveva ben poco.
che avventure. grazie Camper non Glamour della Barbie. grazie per avermi insegnato ad essere umile e asociale.
e grazie soprattutto alla Barbie, per avermi fatto capire che il colore fuxia mi da veramente fastidio.