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06
Ott
09

io viaggio GLAMOUR.

non starò di certo qui ad elencarvi le centinaia di cose che appena vedete vi fanno partire un trip e vi ritrovate a ripercorrere un determinato momento della vostra infanzia.

ma una sì.

bambine all’ascolto è arrivato il nuovo camper della Barbie. Barbie Glamour Camper.

a quanto pare questo Camper.super.figo ha tutto. e quando dico tutto, intendo tutto (abituata alla versione degli anni ’90 che avrò modo di presentarvi).

Barbie, come tutti sanno, non teme la vita all’aria aperta, ma per evitare attacchi di isterismo, il camper è stato dotato di n.1 stanza estraibile. 3 pareti su 4 di rete antizanzare utilizzabile come meglio crede. di lampadario munita, in questa stanza Barbie mi sa che ci dorme e ci mangia. volesse sperimentare (davvero) una notte sotto le stelle, assieme al camper, senza alcuna aggiunta di prezzo, può godere di un comodo sacco a pelo. un affarone.

cucina super attrezzata, bagno idem, bottoni da schiacciare alla rinfusa che riproducono suoni di rane, aria, sciacquone e qualcosa che sfrigola sul fornello. sul frigo c’è già il numero dell’arrotino universale per ogni evenienza.

Barbie ha i marshmallow, il fuoco finto e il box-doccia; lo schermo piatto, una Asahi Pentax ESII del 1973, birre a nastro e tante figlie quanti amici.

visto che l’ho trovato agevolo il tutorial, se così vogliamo chiamarlo

sicuramente disporrà anche di stoviglie potenzialmente infinite, cibo finto e quant’altro. cose che a me duravano una giornata, la prima. il giorno dopo, ritirando fuori tutto già mancava qualcosa. sgridata regolarmente per avere (a detta dei miei genitori) poca cura per i miei giocattoli, regolarmente non sapevo cosa rispondere, non avevo animali domestici (allora) a cui poter dare la colpa.

io avevo il modello ROM.

rosa, non bianco. più che un camper sembrava un transformer. o volevi dormire all’aria aperta o ti facevi venire voglia di dormire all’aria aperta (sopra la branda c’erano tre buchi), per far dormire la tua Barbie sul letto/divano per prima cosa dovevi accanirti contro tua cugina più piccola per accaparrarti il posto e successivamente stenderla/incastrarla (la bambola, non tua cugina) con la testa nel microonde, se volevi mangiare riparata dalle intemperie non potevi a prescindere, se non mettevi bene i cavalletti sotto la “veranda” succedeva che si infrociava tutto per terra, se volevi compagnia chissenefrega, spazio per 2 persone non ce n’era.

la parte davanti si staccava e usciva un comodo Pick-up. noi si lottava contro lo spazio per farci entrare Ken al posto di guida e Barbie dall’altra parte. gambe dritte e braccia incastrate dentro il volante. probabilmente il volante quello nuovo nemmeno ce l’ha.

quindi avrete capito che di cool aveva ben poco.

che avventure. grazie Camper non Glamour della Barbie. grazie per avermi insegnato ad essere umile e asociale.

e grazie soprattutto alla Barbie, per avermi fatto capire che il colore fuxia mi da veramente fastidio.

25
Mag
09

DIESEL – [vicious] circle.

ha aperto a Milano in zona Tortona Via Stendhal 36 il locale del brand Diesel, Circle.

due_aree

dopo Giorgio Armani, Roberto Cavalli e Graydon Carter arriva anche Renzo Rosso.

il locale si trova nello stesso edificio che ospita gli uffici milanesi del brand e sembra essere solo il primo di una lunga serie. Renzo ha affermato: “le nuove sedi del marchio a Manhattan|Chelsea e a Braganze sono possibili future location”. una portavoce ha dichiarato che l’idea per i nuovi uffici a Braganze è di creare uno spazio più aperto verso la città con degli spazi comuni, una palestra, un campo da calcio e un asilo.

il Circle è gestito da Fabio Acampora e Sebastian Bernandez (Exploit, Living and Refeel).

un bancone a ferro di cavallo rivestito in  pelle color nocciola divide la zona ristorante da quella lounge. privè massimo per 15 persone. caratteristico il lampadario con più di 8,300 lampadine. ambientazione industrial | vintage grazie agli oggetti collezionati durante i viaggi del Diesel Creative team. DJ set. il Circle non ha la zona open air.

interni_green

Renzo Rosso voleva un club aperto dalle sette (e mezzo, precisamente) del mattino alle 2 di notte, voleva che la filosofia rock/folk/notturna del brand si “materializzasse” e diventasse punto di riferimento per i “seguaci” del tutto.

lo chef è Diego Macchi. cucina italiana. cantina ovviamente fornitissima che non ci facciamo mancare niente.

come se tutto questo non bastasse Diesel sta lanciando una radio on-line promuovendo la U:Music competition. due artisti verranno selezionati e saranno protagonisti di un tour mondiale che attraverserà 10 città; il tutto comprende la produzione di video musicali, merchandising e sala di registrazione.

i vincitori saranno decretati in giugno.

e il prossimo locale Diesel? NYC arrivo!

06
Mag
09

RAY-BAN – never hide#02

another viral video posted by Never Hide Films

“Big yarn ball runs SF”

Music by Eagles of Death Metal – “Miss Alissa”

[We took a 6 ft. ball of man-filled yarn and threw it down the streets of San Fran. It’s our follow up to the now infamous ‘Chameleon’ and ‘Cow gives birth to a dude’]. surprise at its core.

(via e-mail)

the video is insane and  they are great! 😀 always funny and original.

there’s a Flickr page too.

the other video here –RAY-BAN – never hide#01.

03
Apr
09

RAY-BAN – never hide#01

Advertising Agency: Cutwater, USA
Production company: Method labs
Song: Yusef – “Eat My Bear”

Il camaleonte è geniale. Animale perfetto per i nuovi modelli super colorati. Li vorrei tuuuutti!

I video fanno parte della campagna Never Hide, viral della Ray-Ban, che ha avuto un successo enorme.

Il primo è stato quello di due tizi che si lanciano gli occhiali e li indossano nei modi più assurdi:

Due ragazzi di fronte a una bacinella piena di Ray-Ban che se la battono su chi ne “pesca” di più:

E per ultimo quello della mucca:

[aggionamento –RAY-BAN – never hide#02]

Perché i Ray-Ban sono i Ray-Ban, ve l’ho già detto.

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26
Mar
09

OBAMA – ice cream

Create un personaggino cartoon con le sembianze di Obama, sullo sfondo piazzateci la Casa Bianca, cielo azzurro, stelline, alcune nuvole e arcobaleni qua e la.

Headline: “The Flavor of the Week! Black in White! – Chocolate inVanilla”.

duetobama

Advertising Agency: Voskhod, Yekaterinburg, Russia
Creative Director: Andrey Gubaydullin
Art Director / Illustrator: Vlad Derevyannykh
Copywriters: Aleksandr Parkhomenko, Evgeny Primachenko
Published: March 2009

Dichiarata come “joke” e assolutamente priva di alcun messaggio razzista, questa campagna pubblicitaria è stata comunque attaccata sotto vari punti di vista.

La pubblicità è comparsa sul sito Ads Of The World e il blogger che l’ha postata ha chiesto alle persone di esprimere il proprio pensiero. Il portavoce di un’associazione  russa per i diritti umani dichiarò su Sky News che l’immagine avrebbe suscitato pensieri razzisti pur non contenendo alcuna frase esplicita. La Voskhod rispose dicendo che non era sua intenzione riporre contenuti razzisti nella campagna. Un portavoce dell’agenzia disse che l’immagine voleva solo far risaltare il Presidente americano alla Casa Bianca.

“This is not racism for Russia. It’s just fun” disse Andrey Gubaydullin, creative director della campagna.

Ho letto in giro che è stata attaccata anche riguardo l’utilizzo di molteplici arcobaleni ad indicare una serenità apparentemente inattaccabile in un momento in cui di tranquillità, a livello mondiale, ce n’è poca (ma questa critica mi pare alquanto assurda).

Non è la prima volta comunque che l’immagine del presidente americano viene utilizzata per qualche campagna pubblicitaria (es. preservativi, centri abbronzanti e scarpe maschili). -.-” no comment.

Non posso dire di trovarla giusta o sbagliata, bella o brutta, ma di dubbio gusto si.

Go Obama!

Uh, dimenticavo:

“U.S. President Barack Obama will host an online “town hall meeting” with ordinary citizens Thursday morning to discuss the economy, The Washington Post reported Wednesday.

The event will be streamed live on the Web site of whitehouse.gov, according to the report.

In a video posted Tuesday on the White House site, Obama asks the public to send in questions and vote on questions sent in by others to determine the most popular, which he’ll answer during the event.

“This is an experiment but also an exciting opportunity for me to look at a computer and get a snapshot of what Americans across the country care about. We may not always agree on everything, but this way I can get a sense of your concerns and give you some answers,” he said.

The session will be the first of its kind in the history of the White House.

Obama is known of being good at using web and other technology to communicate with voters during his presidential campaign last year.”

hope change

 

 

24
Feb
09

CRAZY DAMN holy MADNESS!

Nome: MIRIAM

Cognome: PITTIONI

Età: 21, quasi 22..non me ne parlate.

Data di Nascita: 7/4/1987

potrei scrivere anche il periodo, probabile, in cui verrò a mancare, databile in un qualche giorno tra novembre e dicembre 2009.

succede che arriva un momento in cui DEVI fermarti, perché pensare e riordinare le idee è necessario. hai un’idea per la tesi che non hai ancora sviluppato. ma ti arriva una proposta, leggi tutto per bene, ti ribalti dalla sedia e la cosa ti spaventa un po’. (non lo scapottamento -a me piace con una “p”-, ma l’argomento). tanto. non per il volume di lavoro di cui necessita, ma per la paura di cedere, arrivare a un punto e pensare che non sei più capace di portare avanti la cosa.

non ho paura di dire no e scrivere la tesi da sola. non ho paura di lavorare con me stessa (hahahahaha), molte volte preferisco fare le cose da sola piuttosto che dover riporre la fiducia in qualcun altro. potrei dire che mi fa ancora male il culo, ma voi due siete una figata e se non finiamo a prenderci a cornate deve venire fuori per forza una figata.

vi dico che se iniziamo questa follia, arriviamo fino alla fine; e anche se a un certo punto dovessimo capire che non finirà come avevamo pensato noi (e su questo siamo in 4), il punto alla fine ce lo mettiamo lo stesso. per tutto il tempo che ci vorrà, per tutte le ore di treno che ci dovremo fare, per le ore al telefono e le mail lunghissime: noi siamo capaci di farla questa cosa.

se Los Angeles ce l’ha buttata significa che qualcosa di positivo in noi lo vede. o per lo meno ha intravisto qualcosa.

non voglio ritrovarmi a pensare che stiamo buttando via del tempo prezioso, non voglio desiderare di tornare all’inizio di questa cosa (praticamente ora) per scrivere la mia tesi da sola, perché si sta facendo solo un gran casino.

non voglio deludermi, non voglio deludere voi e non voglio deludere lui.

“il mondo è mio”. tu, caro rocker, potevi gridarlo e sapevi che era tuo veramente; a noi fino adesso l’ha detto solo Aladdin.

aladdin2

però Diè, non mi devi rompere le palle! SCHERZO SCHERZO SCHERZO!!

e mia cara Miss, abbiamo già avuto a che fare io e te e mi pare non sia andata affatto male.

quindi che si fa? io sono pronta. forse.

revolution

e poi il casino vero è lavorare con me.




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